13/05/24 04:27 - C’è un luogo a Milano dove sei accolto con un caldo abbraccio e un luminoso sorriso.
Porta il nome di Atena, dea greca della saggezza e della guerra, dispensatrice di protezione agli eroi Omerici.
Transito nei pressi di Palmanova, irresistibile il desiderio.
E’ prima mattina, preferisco essere il primo “cliente”.
 Oggi la ragazza (non dirò il nome) è incantevole nel mini vestito grigio con riflessi blu, i capelli lunghi neri cadono sulla spalla nuda, scarpe nere con tacco medio, eleganti, che mettono in risalto delle splendide gambe e un corpo ben proporzionato. Una delizia.
Mi prende per mano e mi accompagna nel box. “Ciao, come stai? Vuoi caffe?”  Non rifiuto.
La osservo con attenzione mentre con gesti lenti e misurati si toglie il vestito, si sdraia sul futon, e apre le gambe a mostrare, tra le cosce divaricate  la fonte di tutte le cose, la porta della vita, l’Origine del mondo, la fessura ancora non dischiusa, un poco nascosta dalla sua peluria, esibita con grande spontaneità e sapienza erotica che sembra quasi emanare il suo dolciastro, inebriante profumo di frutta.
Proprio così è stato come un passaggio al Museèe D’Orsay di Parigi di fronte al quadro del grande Courbet.