GreenPass Vs Privacy

Ma chi se ne strafrega !!!!!!

Voglio ringraziare Tutti /e per aver partecipato attivamente a questo articolo
Sotto copio quanto risposto a OGGIN per una presa visione globale
Siccome risposto ad un suo intervento non so se tutti riewcono a itercettarlo, quindi lo codivido:

Ciao Oggin
hai centrato in modo ineccepibile il mio articolo iniziale
Io volevo solo un parere della comunità di MAM se il dover mostrare il GP fosse o no un problema legato alla privacy, se questo fosse o no un deterrente nel andare in centri massaggi ove per legge viene richiesto.
Io sono stato, come scritto all'inizio, in un centro il gg dopo l'obbligo e non l'avevo e per questo sono uscito ed ho rispettato le regole, anzi ho anche chiesto se c'erano farmacie in zona per un possibile tampone....poi ho perso l'entusiasmo e me ne sono tornato a casa.
Il centro lo conosco da anni e so che è serissimo specialmente chi lo gestisce
e in questo caso non avrei avuto problemi.
Chiamando poi alcuni centri e chiamando operatrici private ho visto la netta distinzione....i centri TUTTI lo chiedevano ...operatrici private NO !!
Quindi mi sono posto la domanda se questo poteva penalizzare o no i centri a favore delle realtà private o massaggiatrici autonome.
Poi il discorso privacy...beh qua il tema è interessante....ho parlato con un caro amico che per lavoro fa i sistemista, uno che per rilassarsi studia i codici di programmazione, e confrontandomi con lui sono emerse cose interessanti.
Partiamo da un concetto chiaro...oramai sui social e social business, carte fedeltà dei supermercati ecc ecc ecc gli organi controllori sanno tutto di noi e
se vuoi sapere qualcosa di una persona vai su Facebook...e qua ne sono PIENAMENTE coscente.
nota1: come hanno fatto a vedere che i non vaccinati eran per lo più dai 50 ai 60 anni ??? semplice mi ha detto ...ad ogni tampone eseguito e tramite cod fiscale lo stato ha ottenuto idati di quelli che periodicamente facevano un tampone e da li hanno creato la stima dei non vaccinati stimando il range da colpire con L'OBBLIGO VACCINALE
Il tema dei centri massaggio li il confine è sottile...c'è la possibilità che stanno veramente a verificare gli aspetti strettamente privati e a volte nascosti di ognuno di noi ?
Questo mio amico mi ha detto...ad oggi siamo sicuri che ogni volta che il GP viene verificato non si ha un tracciamento ?
Ecco, il punto di discussione è proprio quello...una possibile violazione della privacy dei ns "vizi segreti" e questi dati (sempre se vengon raccolti) quaki saranno i rinsvolti ?
Note2: quanto sopra non solo per i clienti ma anche per gli esercenti...esempio ...hai fatto 10 scansioni al gg quindi tu dovresti aver incassato X quindi devi pagare Y nelle tasse
Questo si chiama: studio di settore, che vale non solo per i centri massaggi, ma per tutte le attività comm.li
In poche parole vengon fatti in modo ancora più scrupoloso i conti in tasca agli italiani e a tutto il tessuto comm.le.
Poi lo sappiamo tutti, il nostro "vizio" non è sbandierato a tutti, anzi, è un qualcosa che teniamo per noi e forse il dover evidenziare la nostra vera identità poteva esser un motivo di "freno" appunto per tenere illibata la nostra vera identità
IL mio amico NERD mi ha evidenziato un'altra cosa che ho trovato un po estrema ma sino ad un certo punto.
Comunque grazie Oggin per aver centrato il vero messaggio del mio articolo.
Ciao a TUTTI/E !!!
P.

Rispondo a Pierrot
Nota 1 non confondiamo il tampone effettuato all’interno di una farmacia che è in comunicazione con il SSN per il rilascio del greenpass con una scansione fatta di un GP fatta in un centro o nel mio studio.
Nota 2 la scansione del QRcode può essere fatta anche dal tuo cellulare se scarichi l’app. Per utilizzare la app non devi fare nulla se non scaricarla, puoi farlo sul tuo cellulare, sull’iPad che hai a casa e non c’è nessuna registrazione da effettuare. Quindi collegare le “ricevute” rilasciare alla scansione del QRcode non ha nessuna attinenza. Io uso un iPhone senza scheda collegato alla WiFi del multistudio dove lavoro… e non sono l’unico operatore che lavora.
Rispondo a Eva. La app verificato il QRcode ti dice di verificare con il documento di identità del cliente. Quindi l’autorizzazione è implicita

Poi ognuno faccia ciò che vuole. Sia centri massaggi che clienti. 

@Pierrot, nel merito dei tuoi dubbi "tecnici" e di quelli del tuo amico sistemista. Non mi pare proprio che l'applicazione registri sul server la scansione del GP e/o che tenga traccia di chi l'ha effettuata. Insomma, non vedo come il "negoziante" possa essere tracciato, nè come l'utente possa assergli associato. @DSerena e @Deltaplano, voi che la usate potete darmene conferma? Grazie.

Mamma mia ragazzi, sta diventando un problema di stato, in fin dei conti non è un bene essenziale fare un massaggio e se non voglio che mi controllino me ne sto a casa, siccome non ho nulla da nascondere se mi chiedono il gp lo mostro senza problema, fino a oggi non mi è mai stato chiesto anzi sono io che chiedo se lo vogliono vedere
Ci preoccupiamo del gp quando siamo già tutti schedati dalla nascita
Su divertiamo e andiamo avanti
Buon fine settimana a tutti/e

Buondì a Tutti...interessante questo video di RadioRadio a proposito GreenPass

https://www.youtube.com/watch?v=yZ0YkLzUIHg

Ringrazio tutti per esser intervenuti con le vostre risposte e propri pensieri a riguardo

Un saluto e un in bocca al lupo a tutti voi !
ciao
P

Gli ignoranti (specifici) farebbero meglio a non costruire castelli su fondamenta di cui conoscono poco più di un beato caxxo. Il tipo spara una colossale serie di caxxate e dimostra innanzitutto di non sapere nulla di ciò di cui sta parlando. Non ha la minima idea di come funzioni il sistema green pass, nè sa quali info gestisca e, soprattutto, come! Non sto a ripetere ciò che è già stato detto più volte e che dovrebbe essere noto a qualsiasi persona dotata di un minimo di cervello. Se una tirata vuole farla (ragionevole e, se vogliamo, anche assai seria), bene farebbe a occuparsi di ben altri "dispositivi" di possibile tracciamento profondo. Mi sarebbe facile parlare di social, fidelity card, eccetera, eccetera, ma sarebbe assai riduttivo. Noi siamo già profondamente tracciati con strumenti che DOBBIAMO ormai usare quotidianamente. Si pensi alla tessera sanitaria, per esempio, e alla recentissima "imposizione" dello SPID. Sistemi che, con un non complessissimo "aggiramento" dei dispositivi di sicurezza, danno accesso ad una vera miriade di informazioni personali. Non il  GP, che è totalmente stand-alone, nonchè non interfacciato con altri DB. Ma questo è il prezzo dell'evoluzione tecnologica, quella che ci permette una dichiarazione precompilata dei redditi online (i.e. con spese sanitarie deducibili già caricate), la verifica della nostra posizione al catasto, la richiesta della carta d'identità online, le ricette già pronte in farmacia, eccetera, eccetera. Non apro il discorso "è bene o male" perchè ognuno ha una sua propria opinione ...si tratta solo di decidere: pillola gialla o pillola blu? (In quanto alla situazione cinese, che conosco assai da vicino, non ho avuto il fegato di continuare a vedere il filmato ma, se contiene le stesse idiozie della premessa, bene ho fatto a mollare il colpo).

Tutti i sistemi informatici sono aggredibili e non serve essere competenti per saperlo. Basta leggere quante volte, come e da chi (se è stato scoperto), gli hacker hanno penetrato governi, banche, social, eccetera, eccetera, eccetera. E tutti i sistemi sono migliorabili, a partire dallo SPID che, ovviamente, è meno sciocco di quanto sembri: per utilizzare un chip ci vuole un supporto fisico e il relativo lettore. E' vero che per lo SPID serve il cellulare, ma si tratta di un dispositivo di uso ormai comune e, soprattutto, di uno strumento che uno a sempre con se. Protocolli, regolamenti, procedure e leggi non devono mai essere valutati in rapporto all'obiettivo primario ma anche considerando tutti i relativi corollari, non necessariamente direttamente a esso collegati.

In questo articolo, in realtà, non è la bontà o meno che viene dal controllo del green pass ma dalla possibilità non molto improbabile che la massaggiatrice possa vedere i reali dati anagrafici del cliente quando egli stesso (escludendo rarissimi casi)conosce la ragazza con un nome di fantasia. In parecchi film d'oltreoceano ho visto delle scene in cui un individuo chiede a uno sconosciuto il nome per poi sentirsi rispondere a cosa servisse saperlo. Be', la fiducia nasce conoscendo il nome quindi l'identità di una persona, altrimenti la diffidenza prevarrà in ogni rapporto.