Recensioni dei centri massaggio a Milano - Pagina 35

Al centro è arrivata da poco Paola. Giovane, con esperienza, già conosciuta in altri ambienti. Il massaggio è fatto bene, curato, come si conviene. Una presenza interessante da tenere d’occhio.

Ho avuto il piacere di conoscere Viola, una massaggiatrice brasiliana dal fascino e dal fisico  irresistibile. Fin dal primo momento, colpisce per la sua bellezza naturale: lineamenti delicati, sorriso ammaliante e uno sguardo capace di mettere subito a proprio agio. Ma Viola non è solo bella: è anche professionale, attenta e incredibilmente sensuale nel modo in cui si prende cura del corpo e delle sensazioni di chi si affida a lei

Viola è una vera perla: sa unire tecnica, sensualità e carisma, rendendo ogni momento speciale. Una massaggiatrice che sa ascoltare con il cuore e trasmettere emozioni autentiche. Consigliatissima per chi cerca un’esperienza diversa, profonda calda, e assolutamente rigenerante.

Le foto sono sue e ... dicono molto.

Carina, con una sguardo dolce e stuzzicante. Spendidi capelli lunghi biondi che si fanno sentire durante il massaggio. Corpo snello e sexy,  lo sa muovere con meastria. È  il suo accento brasiliano che la rende piacevole all'ascolto di un ottimo italiano.

Mi è piaciuto molto il suo tocco nel massaggio, lento e sensuale. Molto bello anche il suo body massage, sa dove e come sfiorare e come sedurre il fortunato massaggiato.

Lento e dolce scivolare, senza fretta, in un bell'intrigo in cui prima si sogna molto e poi si partecipa molto. Grazie. Un esperienza rilassante ed eccitante. Il finale è vostra discrezione, cantato naturalmente ma anche ballato , il danno economico non cambia ed è fra i migliori di Milano che io abbia trovato ci vediamo dopo le vacanze Sara... A presto

p.s. spero che il voto del collega 1 / 1 sia un errore leggendo la sua ottima recensione  

Il Drugo era in modalità “vediamo che succede”. Un giro a caso, passo lento, testa leggera. Poi spunta lo Xin Ye. Nome già sentito, forse no. Entro senza pensarci troppo, giusto per vedere che aria tira. E chi ti ritrovo? Monica. Sbam. La riconosco al volo, lei pure. Occhi che ridono, voce che ti prende in contropiede, fisico leggero e ben distribuito, roba che si muove con grazia senza darsi troppe arie. “Oh, ciao,” fa lei, con quel tono che ti fa venire voglia di restare. Io? Sorrido da dietro gli occhiali da sole che non ho. Già mi sento meglio. La stanza è ok, ma tanto io guardo lei. Parte col massaggio. Scioglie tutto: muscoli, pensieri, pure quel mezzo rancore per l’umanità che ogni tanto mi piglia. Monica è presente, viva, si muove con quella sua energia da flipper vintage quando becca il bonus. Parla, ride, ogni tanto rallenta e fa partire il cinema: mani più lente, sfioramenti calibrati, corpo che si avvicina come se non fosse successo niente. E invece succede. Succede eccome. Cambia ritmo, cambia tono, cambia pure l’aria. Monica si diverte. E io mi godo lo spettacolo, alla mia maniera: occhi semichiusi, cervello in orbita bassa. A un certo punto mi è sopra, comoda, naturale. Roba che se non ci sei mai stato non la puoi capire. Io sto lì, e va bene così. A fine corsa, lei mi guarda e fa: “Tutto ok?” Dudes, il Drugo è più che ok. Il Drugo galleggia. Saluto, pago il giusto, Monica lancia un’ultima occhiata che vale mezza poesia e un pezzo di Ozzy in sottofondo. Fuori c’è traffico, ma tanto è solo rumore. Ho ancora il sorriso sulle guance e la mente spalmata come burro tiepido. Stay mellow, men. Ci vediamo quando ci rivediamo… o magari anche no.