Pagina utente di diritto

16/09/22 13:31 - Benché io sia un “massaggiato” di lunghissimo corso, per varie ragioni, mi sono preso, da mesi, una cospicua pausa. Ho quindi progettato, ieri, un rientro sulle scene, che non è andato per il meglio. La protagonista, nell’occasione, è Natalia, ma nei fatti rappresenta piuttosto l’archetipo di un certo tipo di approccio che noi vecchie lenze conosciamo bene e che fatico sempre più a digerire.
I fatti: per motivi di lavoro, difficilmente riesco ad essere disponibile prima delle 19 o anche oltre, il che chiaramente assottiglia il parco  opportunità. Dopo breve ricerca chiamo tale Alicia, che opera nell’arcinoto refugium peccatorum di via Ravizza, e dagli annunci promette di trattenersi fino a tardi. Al telefono risponde invece Natalia notificandomi la scomparsa dal panorama cittadino della sopranominata donzella. In breve, mi accordo con lei, e sottolineandole le difficoltà di orario menzionate, accetta l’appuntamento alle 19, ma legittimamente, in caso di sopraggiunta difficoltà, mi chiede di avvisare almeno un’ora prima.
Mi adopero per essere presente e puntuale, e riesco, con diverse peripezie, nella non semplice missione, quindi alla luce di quanto sopra (mal me ne incolse), non ritengo di chiamare nuovamente, prima di presentarmi. Peccato che all’ora convenuta, quando mi presento lindo e inamidato, al telefono mi risponda una terza compagna di avventure, che mi informa come non avendo io confermato (???) Natalia ha pensato bene, e da molto tempo (ipse dixit) di darsi alla macchia.
La conclusione formale, è che si sia trattato di un malinteso, ma molti colleghi che, come me, saranno incappati più volte in questo genere di incidenti, e si sono sorbiti un raccontino analogo o assimilabile, sanno che verosimilmente la fanciulla è incappata in un vuoto di appuntamenti di alcune ore, e non ha avuto voglia di attendere le 19. Un cliente perso, non è certo irreparabile, l’attività comunque non ne risente significativamente, e diverse "vittime" probabilmente ci riprovano pure.
Niente di così grave, intendiamoci, neanche dal mio punto di vista, e non voglio gettare la croce addosso a Natalia, che non è certo peggio di tante altre operatrici, piuttosto, per spostare il baricentro su un piano più generale, è la somma di vari contrattempi di questa foggia, che, negli ultimi anni, ha finito per generarmi un "effetto saturazione", e fatto sì che mi estraniassi dall'arena delle coccole, per tempi consistenti (salvo che prima o poi, il demone ribussa alla corteccia cerebrale e ci riprovo…)
Pretendere che le ragazze mettano un trasporto naturale travolgente, che siano massaggiatrici tecnicamente ineccepibili, o che siano irresistibilmente attratte da noi, sarebbe perlomeno innocente, si tratta di un servizio a scopo di lucro e vederla in modo diverso, paradossalmente, sarebbe un po’ come aspettarsi che l’idraulico che ci venga a riparare il lavandino, lo faccia perché va pazzo per i tubi.
Ciò detto, (anch’io vendo servizi e, con le dovute differenze, certe dinamiche mi sono familiari), poiché ricevono un lauto corrispettivo, trovo però sia lecito aspettarsi correttezza e, diciamo così, professionalità. Probabilmente, sono io, che ho la testa bacata e non accetto il mondo così com'è, ma, per esempio, mi piacerebbe che un appuntamento venisse rispettato (o diversamente si avvisi), che un’ora fosse davvero un’ora e non spesso poco più di mezza (oppure trattiamo a monte un tempo diverso, e non ci sono problemi), che l’operatrice non propenda per una facile scorciatoia di poche carezze alla rinfusa, poi passi dritta filata ad attività più emozionanti (non è sgradevole ci mancherebbe, lei lo sa e ci fa affidamento, ma se questo deve essere il solo obiettivo esistono altre categorie professionali a cui rivolgersi) e così via.
In conclusione, se, stante il minimo sindacale appena rappresentato, la ragazza è gentile, riesce a farmi stare bene e dimenticare per un po’ le battaglie che attendono là fuori, mi rende davvero felice.
Non so, magari chiedo troppo.