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CRISTOPHER CAMMINA

Filosofeggiamenti - 24/12/15 - Autore: deltaplano
Cristopher camminava nella bruma del tardo pomeriggio
il sole calava all'orizzonte e la notte era in attesa di entrare in scena
ma a lui questo non importava, dopo la notte ci sarebbe stato un nuovo giorno
non aveva una meta precisa ma l'importante era camminare
aveva letto da qualche parte, su qualche libro
che bisogna sempre stare in movimento
mai fermi per non diventare un facile bersaglio
era solo, dentro e sovente anche fuori
ma ciò non lo turbava, non si è mai soli quando si sta in compagnia di se stessi
accarezzava l'idea di avere un luogo da scoprire o un luogo dove lui era atteso
la meta l'avrebbe riconosciuta strada facendo
con calma e pazienza
pronto a abbracciare ciò che il destina gli avrebbe fatto trovare
passo dopo passo.
 
Non si può dire con certezza quando è incominciato il suo cammino
forse cinque anni fa o forse molto prima
non c’è stato un momento preciso, una linea di partenza
a volte le situazioni giungono a maturazione senza alcun preavviso
ci si sveglia una mattina e ci si mette a camminare
senza alcuna direzione
un po’ a destra un po’ a sinistra, secondo l’istinto del momento
giorno dopo giorno la nebbia che a volte offusca la mente incomincia a diradarsi
il sentiero che all’inizio era solo una vaga traccia
appare sempre più marcato all’orizzonte.
 
Il cammino è ricerca
prima di tutto è ricerca di se stessi
si era forse perso ? non lo sapeva
non è come perdere un oggetto, oggi c’è e domani non c’è più
perdere se stessi è qualcosa di più profondo
è un processo di alienazione
che attimo dopo attimo
pensiero dopo pensiero
conduce lontano dalla luce
come in un vortice, preso da una forza centripeta
fino a scomparire.
ma lui sapeva di non essere scomparso
non poteva permettersi di scomparire
scomparire significava lasciare un vuoto intorno a se
in equilibrio tra l’esserci e lo sparire
continuava a interpretava se stesso a secondo delle necessità.
 
E mentre percorreva la sua strada
o quella che credeva essere la sua strada
continuava a ripensare all’unica stessa domanda che da tempo lo tormentava
“conosci il tuo destino ?”
difficile rispondere.
 
Nella sua visione del mondo
il destino non corrisponde solo all’insieme di tutti gli inevitabili eventi
il destino è soprattutto ciò che l’uomo costruisce intorno a se
ciò che determina giorno dopo giorno con ogni sua scelta
e Cristopher è consapevole del suo passato
conosce e ricorda tutte le scelte da lui effettuate
alcune potevano essere differenti
ma con il senno di poi tutto potrebbe essere rimesso in discussione.
 
Alle volte si diverte a correre a ritroso nel tempo
viaggiando libero sopra la propria vita
osservandola dall’alto come un aereo sopra alla città
si possono scrutare le vie e tutte le scelte effettuate
ogni incrocio è una scelta, destra o sinistra 
si può provare con l’immaginazione a percorre strade mai percorse
immaginare una vita diversa
una città diversa, una casa diversa, amici diversi
è incredibile come anche le piccole scelte hanno condizionato la sua vita
l’aver solo frequentato una scuola diversa avrebbe potuto stravolgere il suo passato
il presente ed il futuro
amici diversi,
probabilmente una città diversa
un lavoro diverso
una vita diversa
 
Cristopher continua a camminare nella bruma del tardo pomeriggio
la domanda è sempre la stessa
“conosci il tuo destino ?”
la risposta è sempre la stessa
il destino, la storia della vita, è quella che Cristopher scrive passo dopo passo sulla strada che ad ogni bivio decide di percorrere.
 
Buon Cammino e Buon 2016

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