Gira e rigira, si torna a parlare sempre dello stesso argomento. Un po’ perche questo e’ un luogo deputato che invita all’approfondimento della materia, un po’ perche’ effettivamente noi uomini ci ricaschiamo spesso e volentieri. Non perche siamo maniaci, non credo, ma proprio perche siamo fatti cosi le donne occupano stabilmente la nostra testa. Ci interessano, perche le desideriamo, naturalmente, ma pure perche piu’ di tutto ci incuriosiscono. Ci attira di meno cio che gia conosciamo, ci intriga di piu’ tutto cio’ che nasconde qualcosa. E le donne nasconderanno qualcosa, a noi uomini, sempre e per sempre.<br><br>Osservare lo sguardo delle ragazze, l’allegra impudicizia con cui si calano le mutande, la sfrontata provocazione di cui fanno mostra divaricando le gambe, l’abbandono orgiastico con cui si spogliano, la cavalcata estatica delle loro bocche spalancate e dei loro occhi annebbiati dalla lussuria del momento, la frenesia da baccanti con cui sperimentano la gioia suprema dell’oblio di se’ : un glorioso concentrato di emozione assoluta. Una meraviglia sconvolgente, davanti alla quale si resta sgomenti come li li per comprendere l’essenza metafisica dell’universo. E non scherzo, ne esagero. All’inspiegabile eccitazione che si prova dinanzi a qualcosa che si intuisce essenziale, profondo, scuotente fino al midollo invincibile, gravido di significati segreti, ma fondamentali. Ma perche ci sconvolgono tanto le donne nell’atto di perdere il controllo di se, nel momento in cui scartano beatamente il controverso senso della civilta e lasciano affiorare tutta la loro antica e radicata animalita? Perche non desidereremmo nient altro, ogni giorno anche dalle belle sconosciute che incrociamo per la via e che vorremmo avere subito li, sotto i nostri occhi, ansanti e gementi, dimentiche di tutto nell’assoluto mistero del godimento d’amore? Perche abbiamo questa ossessione iscritta nei cromosomi? E come la vedono le donne nei nostri confronti? gli ultimi decenni ci hanno dissuaso dal considerarle “oggetti” e va bene, ma cosa sono quando decidono di mostrarsi a noi mentre si abbandonano a godere? Non sono a pieno titolo “soggetti” vitali padroni delle proprie azioni? E cosa siamo noi maschi, nelle loro percezioni, se non “oggetti” a nostra volta?<br><br>E’ nelle regole dellanalisi logica: ogni soggetto puo convertirsi, in altri momenti, in complemento oggetto di altrui. naturalmente pero’, e’ quasi banale rimarcarlo, cambia la prospettiva. Qualsiasi complemento oggetto ribalta obiettivamente il suo ruolo quando si fa soggetto. Cosi avviene, manco a dirsi anche per le donne. Viste dai maschi tengono piu a galla certi lati del loro essere (“agli uomini piacciono puttane”) che invece ai loro stessi occhi forse non sono poi cosi’ essenziali. In altre parole, quali sono le caratteristiche della donna “soggetto di comunicazione” e non piu oggetto, come per molto tempo e’ stato?<br><br>